Posts filed under ‘Consumo consapevole’

L’agricoltura contadina, comunque

Immaginate due catene contrapposte.

Da una parte, l’agricoltura “contadina”, i cui prodotti sono coltivati in modo sostenibile, spesso biologico, con una grande attenzione all’ambiente e ai lavoratori, sono distribuiti in mercati di “prossimità” e il loro surplus viene spesso trasformato. La filiera è breve: dal produttore all’utilizzatore, senza intermediari. Questo tipo di agricoltura mette al centro le relazioni sociali, la fiducia, la comunità.

L’altra catena (la cosiddetta “agricoltura industriale”) si basa sulla relazione tra GDO (Grande Distribuzione Organizzata, i supermercati per intenderci) e contadino, il cui perno è il prezzo più basso possibile. Se il prezzo è basso, il profitto della impresa agricola deriva dalla maggiore quantità di prodotto a costi minimizzati e ha come unico sbocco il “mercato”, l’entità che può assorbire le grandi rese. Con due conseguenze: si abbandonano le tecniche (la rotazione), le varietà, i campi (quelli montani), le forme di impresa piccole, il tutto a favore di fertilizzanti, grandi estensioni, campi in pianura, spesso lavoro nero e sementi sempre uguali, dal Sahara al Polo Nord. La creazione di un sistema di produzione di massa è basata sullo spreco della maggior parte delle risorse: parte del raccolto (risorse, lavoro ed acqua) rimane nel campo, parte si perde durante il viaggio, parte nelle celle frigo, parte nella GDO, parte nelle nostre case.

Questa grande dicotomia è emersa chiaramente nelle relazioni dei tre protagonisti dell’incontro/dibattito organizzato venerdì 28 giugno, presso la Rocca dei Bentivoglio a Bazzano, da Solidarietà Impegno e la condotta Slow Food Samoggia e Lavino, dal titolo “L’agricoltura contadina, comunque”. (altro…)

2 luglio 2013 at 12:48 am 2 commenti

Quante vite vale una maglietta?

Bangladesh Building Collapse

Il 26 aprile, a Dacca, in Bangladesh, una palazzina di 8 piani si è completamente sbriciolata, seppellendo sotto le sue macerie oltre 380 persone. Le vittime di questa tragedia erano operai che lavoravano per diverse aziende tessili internazionali (tra cui probabilmente alcune italiane, leggete qui). Come spesso accade, queste multinazionali usufruiscono di aziende locali che le riforniscono di abiti e accessori a costi bassissimi, confezionati da operai e operaie sottopagati (si stimano circa 410 dollari l’anno ad operaio) e sfruttati. Chiaramente, per poter proporre prezzi così infimi, la sicurezza dei lavoratori e degli stabilimenti diventa un optional, provocando tragedie come quella accaduta a Dacca. Secondo una stima dell’International Labor Rights Forum, oltre mille operai tessili hanno perso la vita in Bangladesh dal 2005 in incidenti causati dalle scarse condizioni di sicurezza dei laboratori.

Ma vale davvero la pena mettere a rischio centinaia di vite per una maglietta?

Il Commercio Equo e Solidale pensa proprio di NO. Ed è per questo che sono nati tantissimi progetti che riguardano il settore tessile, ed in particolare l’abbigliamento, che rispettano i principi del CES. Vi proponiamo qui di seguito due importanti esempi a livello italiano.

top_pagina_trame (altro…)

30 aprile 2013 at 1:37 PM 3 commenti

Solidarietà Impegno torna a scuola. Il secondo incontro alle elementari di Bazzano!

 A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! A TUTTO CACAO! 

cacao

A TUTTO CACAOA TUTTO CACAOA TUTTO CACAOA TUTTO CACAOA TUTTO CACAOA TUTTO CACAOA TUTTO CACAO!

Buongiorno, io mi chiamo Mister Cacao e, come tutti sanno, sono il miglior amico dei bambini!

Pochi possono immaginare, però, che giovedì 31 gennaio sono stato la star indiscussa nella V D della scuola elementare di Bazzano.

A parte gli scherzi, io e i due ragazzi con me siamo entrati in un’aula in cui, complice il successo della settimana precedentel’aspettativa era fortissima. I bambini erano pronti e attenti: aspettavano solo di essere stupiti.

Quindi, 1…2…3… un bel respiro e VIA! (altro…)

6 febbraio 2013 at 10:33 PM Lascia un commento

Un Natale per l’Emilia e i banchetti natalizi di Solidarietà Impegno!


Solidarietà Impegno aderisce al progetto Natale per l’Emilia, promosso da numerose associazioni e cooperative del territorio, a favore delle aziende emiliane colpite dal terremoto del maggio scorso.

E come aderiamo? Semplice! Proponendo le CESTE NATALIZIE più solidali che mai! Sì, perché questo progetto prevede ben 5 confezioni diverse, ciascuna infarcita di assaggi, prodotti e specialità provenienti sia dal mondo del commercio equo e solidale sia dalle aziende terremotate

Noi di Solidarietà Impegno faremo due banchetti natalizi a Bazzano, per cui segnatevi queste date – Save the date!!

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1 e 15 DICEMBRE
dalle 8 fino alle 13

Piazza Garibaldi all’incrocio con via Mazzini

1 dicembre: prenderemo le prenotazioni delle ceste natalizie Natale per l’Emilia
15 dicembre: distribuiremo le ceste prenotate il 1 dicembre

In entrambi i giorni sarà presente anche l’artigianato natalizio equo e solidale.

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 Per dare un’occhiata alle CESTE puoi andare qui
oppure guardare il nostro volantino!

retro ivato foto

 (i prezzi nel volantino sono comprensivi di iva)

20 novembre 2012 at 10:16 am Lascia un commento

Critici e alla moda!

ImageSi è conclusa ieri la terza edizione di “So critical so fashion“, il primo evento italiano dedicato all'”altra moda”: ai Frigoriferi Milanesi, protagonisti alternativi della Milano fashion week sono stati stilisti, artigiani e produttori che al Made in China marchiato Made in Italy, oppongono una moda fatta di responsabilità etica, sociale e ambientale. (altro…)

24 settembre 2012 at 11:32 PM Lascia un commento

Aria nuova su Bazzano?

Segnaliamo la nascita di un nuovo progetto legato al Commercio Equo e Solidale a Bazzano: un gruppo di giovani si è lanciato con coraggio nella creazione di un Gruppo di Acquisto Solidale dal nome “Un passo per 100”! Al grido dello slogan “Equoconsuma!” hanno riunito un gruppo-pilota di una ventina di famiglie (con l’intento di arrivare a 100 in un anno, da qui il nome…) decise a cambiare i loro consumi in senso equosolidale.

L’entusiasmo è tanto, la voglia di fare pure… si prospettano novità interessanti! Stay tuned!

Vuoi saperne di più? Scrivi immediatamente a unpassopercento@gmail.com

Qui sotto trovi il link al listino completo dei prodotti… Dai, dacci un occhiata…

Catalogo completo e modulo ordini!

10 gennaio 2010 at 10:46 am Lascia un commento

Scarpe per un pianeta felice

  • Cotone organico
  • Gomma riciclata per la suola (da pneumatici)
  • Gomma vulcanizzate per il resto
  • Cartone riciclato per la scatola
  • Colla a base di acqua
  • Canapa Indiana
  • Bamboo
  • Plastica PET riciclata

Scarpe, sandali e infradito unicamente create con questi ingredienti. E assolutamente equosolidali.
Fare shopping online a volte ti permette di essere un consumatore etico.

Simple e’ un’azienda americana che vende unicamente online e che offre scarpe di ogni genere, originali, economiche e soprattutto sostenibili. E assolutamente trendy.
Vi consiglio di fare un giro sul sito e magari pensare a questo per il prossimo regalo (ad altri o a voi stessi).

23 Maggio 2008 at 4:18 PM Lascia un commento

Essere genitori, essere consumatori critici

Genitori consumatori critici

Si tratta di www.carobebe.it, il nuovo blog dedicato al consumo critico per neogenitori: tante news e guide gratuite per insegnare ai genitori come operare scelte consapevoli e all’insegna del risparmio.

Da noi tutta la spesa per il bambino è più cara che nel resto d’Europa: dagli omogeneizzati alle pappe, dai pannolini ai vestitini, dai giocattoli ai prodotti per l’igiene, dai farmaci alle visite dei pediatri. Il motivo? Non volendo far mancare nulla ai nostri amatissimi frugoletti, anche di fronte a prezzi spropositati o ad aumenti ingiustificati, finiamo per non rinunciare all’acquisto. Complice la pubblicità che in questo senso gioca un ruolo fondamentale. Questo blog nasce con l’intento di offrire alle mamme – e naturalmente ai papà – gli strumenti necessari per trasformarsi in consumatori critici, che guardano con attenzione mentre scelgono per i propri figli, perché conoscono le relazioni che collegano il sistema dei consumi con l’ambiente, la società, l’economia, l’etica

Buona lettura!

21 aprile 2008 at 3:00 PM Lascia un commento

Come paperette di gomma

Tutti uguali

Un amico italiano che vive a Dublino mi segnala che nel posto in cui lavora – un negozio di una catena di abbigliamento al femminile, tipo il celeberrimo Pimkie – dietro le cassiere ebeti e sorridenti c’e’ una scritta:

“We live not in according to reason, but in according to fashion”
Noi non viviamo sotto la guida della ragione, ma sotto la guida della moda.

Se da un lato e’ sempre piu’ vivo l’interesse nei confronti della sostenibilita’, dei consumi consapevoli, e di tutta quella parte del commercio piu’ “verde” che fa del consumatore un soggetto pensante (come e’ evidenziato in questo post), dall’altro ci tocca continuamente vedere esempi di elogio della stupidita’ e dell’omologazione.
Giusto per completezza, il negozio si chiama No Name… Un altro esempio?

Scritto da Virginia Tarozzi

4 aprile 2008 at 3:06 PM 1 commento

Qualcosa di cui i nostri politici dovrebbero preoccuparsi…

il WEB

Se si fa caso agli argomenti più ricercati/cliccati su internet, si scopre che l’interesse nei confronti della sostenibilità è cresciuto del 50% nel 2007. Le persone infatti oggi usano molto di più internet per indagare le varie tematiche relative alla sostenibilità, concentrandosi particolarmente sulle azioni personali a favore dell’ambiente (come riciclare, come evitare il packaging eccessivo, idee di trasporto alternative, etc).

Tra gli argomenti più popolari:

  • le energie rinnovabili e le alternative al petrolio
  • come preservare le risorse naturali
  • l’inquinamento e le sostanze tossiche

Gli argomenti più ricercati sulla sostenibilità

Tra le risorse online più utilizzate, due sono i siti che emergono particolarmente:

  • TreeHugger (che appartiene a Discovery Channel) ha avuto 4,612 messaggi relativi alla sostenibilità nel 2007, diventanto in questo modo il blog più importante
  • Worldchanging ricopre la seconda posizione (738 messaggi), seguito da Biopact (722) e The Oil Drum (706).

Altro trend importante che non potrà essere ignorato ancora per molto, è che le persone sempre di più ritengono responsabili le aziende delle loro azioni e dei risultati che ottengono, aspettandosi un atteggiamento trasparente riguardo alle loro pratiche. Sempre più spesso ad esempio nei blog si trovano critiche al cosiddetto “greenwashing” (quando un’azienda utilizza in modo aggressivo pubblicità e pubbliche relazioni per distorgere la realtà riguardo all’impatto ambientale della stessa). Proprio oggi è uscito un articolo di Repubblica.it su Nike e i lavoratori vietnamiti; cito direttamente:

“È questa strategia che in passato ha attirato le ire delle associazioni umanitarie. Dietro le campagne di boicottaggio che hanno colpito la Nike c’è l’accusa alla multinazionale Usa di nascondersi dietro i terzisti e di invocare il rispetto delle leggi locali, in paesi dove la tutela dei lavoratori è debole o inesistente.” (Da Repubblica.it, Vietnam, la marcia degli operai “Noi, sfruttati dalla Nike”, 2 Aprile 2008)

I dati riportati sopra sono tratti dalla ricerca di un’agenzia indipendente che si occupa di fare ricerche sui consumi. Scarica il testo completo cliccando qui.

Scritto da Virginia Tarozzi

1 aprile 2008 at 11:38 PM 2 commenti

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Chi Siamo

Siamo un'associazione che si impegna per un mondo più equo, un consumo consapevole e un'economia sostenibile. Lo facciamo attraverso la promozione del commercio equo e solidale, organizzando convegni ed eventi, e partecipando a campagne di sensibilizzazione sulle varie tematiche della sostenibilità.